Faq
Le cose che mi scordo le metto qua.
Per molti è una figura mitologica metà uomo metà statua, molti lo vedono come un insensibile ma solo perché non conoscono il significato delle parole “stoico” e “serafico”, insomma, uno di quelli che alla prima impressione ti sta antipatico, ma poi alla seconda lo odi proprio. E’ alla terza che capisci che persona è ed inizia a piacerti. E vorrai dargli addirittura 2 euro per comprarsi un cornetto.
Alle elementari mi chiamavano Marcello con tutte le rime ello del caso, alle medie Marci o Marcio, al liceo qualcuno usò Mars, e diciamolo, è più figo, e da lì mi è rimasto, e non pago i diritti a nessuno.
Perché ho sempre letto fumetti, ma prima ancora, da piccolo, quando non sapevo leggere, facevo una cosa: piangevo e guardavo le figure, ma le figure de che? Della Divina Commedia, illustrata dal Dorè che la conoscete tutti, e di un volume dell’Odissea, scritto in greco, e per me erano tipo disegni. Quando ho imparato a leggere, a 32 anni, ho iniziato a leggere fumetti e come scoprirete dai miei libri, seguo molto la narrazione secondo la quale non esista alcuna differenza tra gli eroi della mitologia, che sia greca, celtica o norrena, ed i supereroi che troviamo oggi nelle edicole. Anzi, nelle fumetterie, le edicole mi sa che non esistono più.
In verità no, ho la laurea in giurisprudenza, ho fatto la pratica, ho superato l’esame di Stato, ma non mi sono mai iscritto all’albo degli avvocati di Roma per una scelta che potremmo definire politica, poi più avanti approfondirò questa mia dissidenza, ma in generale sono contrario alla gestione degli ordini come funziona oggi in Italia.
In un posto freddo con una connessione fantastica, tipo Norvegia? Più vicino, Trentino? Ma anche al mare, tipo a Bali, ma con tanta aria condizionata. Non so, con il giusto mood andrebbe bene anche Domodossola probabilmente.
Questa è una domanda difficile, è come scegliere tra spada laser verde o rossa. Da una parte ti direi che, facendo una carbonara molto buona, forse preferirei l’amatriciana al ristorante perché ne mangio di meno, ma alla fine dei conti la carbonara vince sull’amatriciana solo di un punto, diciamo 49 e 51, l’importante è che siano rigatoni.
(domanda vera avuta su Instagram) non sono cieco, sono ceco; anzi, mia madre è di Praga, mio padre è di Roma proprio quella trasteverina che spero si legga nelle cose che scrivo.
Non ne ho una preferita con scappellamento a destra, vado dal blues al rock, passando dai Black Sabbath a Nick Cave o Tom Waits, per poi ascoltare i grandi successi di Max Pezzali, Vecchioni o gli inni nazionali.
Le nostre strade erano destinate a separarsi, come capita in ogni momento della propria vita. L’importante è essersi lasciati in ottimi rapporti, bisogna sempre lasciare pulito dove si è mangiato.
Il primo aveva uno stile più immaturo e col senno di poi non era ben approfondito. Il secondo non solo migliora sotto questo aspetto, ma ho aggiunto altri miti e altri personaggi da quello che all’epoca era il mio secondo libro, unendoli.